Sanità: la Regione consegni i documenti sull’ ex Gemelli. Il Tar accoglie il ricorso di Romano, Ruta e Zezza

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Lo ha deciso il Tar Molise con una sentenza del presidente Nicola Gaviano, di Luigi Lalla estensore e Sergio Occhionero Referendario.

La Regione Molise deve eseguire pienamente una precedente sentenza, la numero 112 del 2024, che imponeva la consegna di una serie di documenti relativi alla gestione e alla trasformazione della struttura sanitaria Gemelli in Responsible Research Hospital.

Il ricorso al Tar è stato presentato dai legali Massimo Romano, Margherita Zezza e Pino Ruta.

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L’ Amministrazione deve adempire alle precedenti statuizione nel termine di 60 giorni decorrenti dalla comunicazione della precedente sentenza o dalla sua notifica se risulta anteriore.

Il Tar inoltre condanna la Regione Molise al pagamento delle spese processuali liquidate in 1500 euro e al rimborso del contributo unificato nella misura effettivamente versata.

La vicenda nasce da una richiesta di accesso agli atti fatta da Massimo Romano nel novembre 2023 con cui chiedeva di visionare gli atti su finanziamenti pubblici, golden poter, nomine e attività dei rappresentanti regionali coinvolti nella gestione della struttura di Tappino.

Tuttavia la Regione aveva concesso solo parte della documentazione negando l’ accesso agli atti non solo sulla golden poter ma su altri che non avevano visto una risposta concreta.

Già nella precedente sentenza il Tar aveva ordinato di tirare fuori tutti i documenti richiesti. In questa si evidenzia che la Regione non aveva eseguito la precedenza sentenza nonostante dalla sua emissione fosse trascorso un anno.

Gli atti trasmessi erano solo un generico elenco senza alcuna attestazione formale. È stato ritenuto grave il comportamento relativo alla richiesta di accesso all’ atto di nomina e agli atti del rappresentante della Regione nelle società coinvolte. L’ atto è del 2018 ma non chiarisce se il nominato sia ancora in carica presso le strutture sanitarie.

L’obbligo non sarà esteso anche alle società private coinvolte come Responsible. Secondo il Tar solo la Regione è obbligata a rispondere in sede di accesso agli atti e ottemperanza.