Centrosinistra, a caval donato non si guarda in faccia


A caval donato non si guarda in bocca
Appena un mesetto fa l’elettore molisano medio di centro-sinistra era davvero disperato!
Perché? Perché non sapeva più che inventarsi per giustificare il suo voto al Partito Democratico. Avrà pensato di rifugiarsi in estate nel voto penta-stellare. Purtroppo per lui la timida opposizione in consiglio regionale dei rampanti giovani pluri-stellati non consente al sinistro elettore molisano medio di conservare la sua aura pulitina di “governista simil-progressista”.
Sia chiaro, all’elettore medio del centrosinistra molisano importa principalmente conservare il suo orticello zappato con tanta ma tanta fatica votando negli anni i tanti volti democristiani leader della sinistra locale. Appena prima le primarie del PD, a sinistra, in Molise, si è temuto di ritrovarsi addirittura nella condizione di dover votare un progetto politico realmente alternativo alla classe dirigente molisana.
Dopodiché, passate le primarie, l’elettore medio di centrosinistra in Molise ha tirato un bel sospiro di sollievo ed io lo immagino mentre guardando in bocca “il cavallo Schlein” avrà pensato che fosse l’opportunità giusta per prendere due piccioni con una fava:
1— continuare a votare la stessa classe dirigente che gli consente di campare nel piccolo Molise
2 — mantenere quell’aura “pulitina” lasciando credere di essersi bevuto il rinnovamento rappresentato dalla Schlein.
E così errante va in cabina, l’elettore medio “centro-sinistro”, pronto ad eleggere volti più e meno noti della nostra scena; tutti convinti di vincere qualora avranno i voti dell’eterno ago della bilancia delle elezioni molisane. E, se così fosse, cascherebbe sia l’asino che il cavallo.
Alla guida della Regione, chi andrà? Il giovane cavallo da corsa (donato dalla vittoria della Schlein) o il vecchio stallone molisano?
Bluette