Benigni scuote Sanremo, Cucciari e la battuta sul Molise e “Bella Stronza” senza strofe violente

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Sussulto iniziale per la quarta serata del Festival della Canzone Italiana.

La 75esima edizione che oggi termina e decreta il vincitore, è stata svegliata dal premio Oscar Roberto Benigni. Il primo ( e forse anche l’ultimo ndr) a cui Carlo Conti ha permesso di parlare di politica con battuta rispettivamente su Elon Musk, Giorgia Meloni e Donald Trump.

Sui primi due ha ipotizzato una storia d’ amore su Marte. Su Trump ha parlato di una eventualità come la Liguria il 53esimo stato degli Usa. E in caso di rifiuto i dazi sulle trofie al pesto.

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Ha attaccato anche gli italiani capaci di salire sempre sul carro del vincitore passando tranquillamente dall’ essere di sinistra a iscriversi col partito di Giorgia Meloni.

Poi la battuta di Geppi Cucciari che per un attimo fa esistere anche la nostra Regione. Dicendo: i voti del Molise contano tre volte.

Una frase al limite dello sfottò che sottolinea le dimensioni ridotte di una regione con meno di 300mila abitanti.

La serata delle Cover, presentata anche dal cantante Mahmood, è stata vinta dal duo Giorgia e Annalisa con il brano Skyfall. Un misto di due voci bellissime che non poteva non essere premiato.

Terzo posto per Masini e Fedez con “Bella stronza” in versione 2.0 alla quale sono state amputate le frasi relative al desiderio di violenza espresso da Masini nel 1995.

Fedez ha aggiunto alcune parole che non si sa a chi sono dedicate. Ma a noi importa che sia stato tolto il riferimento alla violenza di genere. Queste le frasi di riferimento di Fedez.

“Baciarsi e dirsi ti amo sì, ma farlo di nascosto. Grazie a me ora confondi lo schifo con l’amore, chi cerca quello che non deve trova quello che non vuole / Ti penso e non mi sembra vero, non riusciremo mai a ferire chi ci odia come chi ci ama per davvero. Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza.”