Autonomia differenziata, la Commissione bicamerale: in Molise bisogna superare la spesa storica


Senza un superamento definitivo della spesa storica il Molise non riuscirà a garantire il Lep necessari per l’attivazione della Riforma dell’ Autonomia differenziata. Il Molise con le sue caratteristiche resta un caso emblematico di come questa riforma debba sostenere i territori più fragili.
Ma cosa sono i Lep? Si tratta dei livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Questo perché riguardano diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini.
Il dato principale è emerso nella riunione odierna della bicamerale per le Questioni regionali svoltasi oggi in Prefettura a Campobasso. É stato sciorinato dal presidente della Commissione Francesco Silvestro, campano di Forza Italia, che ha il privilegio di conoscere bene quel che accade nei territori del Sud.
Quello di oggi non è altro che il diciassettesimo incontro che si è tenuto su tutti i territori regionali. Presenti come auditori il presidente della Commissione Francesco Silvestro, i senatori Claudio Lotito e Catello Maresca, il consulente Francesco Piscitelli, il consigliere parlamentare Paolo Cacopardo e Antonio Auricchio, componente della segreteria.
L’incontro, presieduto dal senatore campano di Forza Italia, Francesco Silvestro, ha visto la partecipazione di Francesco Roberti, presidente della Regione Molise, Giuseppe Puchetti, presidente della Provincia di Campobasso, Maria Luisa Forte, sindaca di Campobasso,Paolo Spina, presidente della Camera di Commercio, i rappresentanti delle associazioni datoriali e le sigle sindacali.
Dopo le dichiarazioni di Silvestro, il presidente della Giunta Regionale Roberti ha aggiunto: “Non possiamo applicare criteri puramente matematici basati sulla popolazione. Servizi fondamentali, come quelli sanitari, richiedono risorse adeguate per garantire standard di qualità uniformi in tutto il Paese”.
Il senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, eletto in Molise e componente della Commissione ha rilevato che “Avere servizi decentrati implica una copertura finanziaria adeguata. Altrimenti, rischiamo che l’operazione riesca ma il paziente muoia”.
Per la sindaca di Campobasso, Maria Luisa Forte “Molti dei servizi rivolti ai cittadini più fragili dipendono da questi fondi straordinari. La preoccupazione è che, senza risorse stabili, alcune iniziative fondamentali vengano ridimensionate”.
Secondo Paolo Spina “é essenziale affrontare temi trasversali come la decontribuzione, le infrastrutture e lo smart working. Solo così potremo garantire uno sviluppo equilibrato”.
La Commissione proseguirà il suo ciclo di audizioni nelle prossime settimane, con l’obiettivo di tracciare una linea chiara per l’applicazione dei Lep.
È intervenuto sul tema anche il consigliere regionale Roberto Gravina. “Con una demografia inclemente, che colpisce soprattutto le regioni più piccole come la nostra, e con aree interne in continuo e progressivo spopolamento, continuare a credere in una riforma così scriteriata e anacronistica appare una follia” ha dichiarato Gravina. “Parliamo di un progetto datato, riferibile a modelli di circa vent’anni fa, che non tiene minimamente conto della realtà odierna e dei rischi che regioni fragili come il Molise potrebbero correre. Le rassicurazioni che arrivano dagli esponenti del centrodestra, sia a livello nazionale che regionale, sono sempre più casuali e risibili. Vorremmo che, a partire dal presidente della Regione, vi fosse la consapevolezza che il nostro territorio, da una riforma del genere, non potrà che uscirne ulteriormente con le ossa rotte. È indispensabile contrastare una politica che continua a ignorare le peculiarità del Molise e delle sue aree interne, aggravando le disuguaglianze già esistenti. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a vigilare e a opporsi a un progetto che rischia di compromettere il futuro delle comunità molisane”.